Ristorante Antiche Mura: una piccola perla della calabria

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Con il mio lavoro che mi porta ogni settimana in una città diversa della nostra bellissima Italia, mi capita praticamente ogni sabato e domenica di dover andare a cena fuori sia perchè bisogna pur nutrirsi sia perchè dopo una giornata di corso che ti porta via tutte le energie, hai bisogno di staccare la spina per qualche ora.

Proprio perchè la mia vuole essere più la ricerca di qualche ora di relax piuttosto che la ricerca di una esperienza “gourmet” che richieda al cervello e alle papille gustative di assaporare, analizzare, capire… vado sempre alla ricerca di posti semplici, accoglienti, con cibo possibilmente locale e senza stravaganze, dove si punta più alla qualità degli ingredienti e dei sapori che alla “scena” o a rinvigorire l’ego dello chef di turno.

Ecco quindi che la mia scelta ricade sempre su trattorie, locande, agriturismi, ristoranti a conduzione familiare. Insomma, posti semplici dove però si deve mangiar bene.

La scelta sul posto dove andare la faccio raccogliendo prima i consigli di chi è del posto e poi, con un pò di ricerche, su Trip Advisor che potrà essere odiato e falso quanto volete ma fino adesso non mi ha mai, e dico mai, dato buca.

E con questo sistema ho scoperto molto spesso delle vere e proprie “perle” della ristorazione semplice ma di qualità, magari semi sconosciute, ma che vale assolutamente la pena di scoprire. E oggi voglio raccontarvi dell’ultima.

Durante il mio corso a Catanzaro della scorsa settimana la mia scelta era caduta su una trattoria vicina al posto dove alloggiavamo io e mia moglie. Però era piena. Ormai erano quasi le 21.15, iniziava ad essere tardi, così dopo una rapida ricerca scegliamo questo ristorantino chiamato Antiche Mura, guardiamo un pò le foto di alcuni piatti per assicurarci che si trattava di cucina semplice e ok chiamiamo e chiediamo la disponibilità ad accoglierci da li a mezz’ora che con molta gentilezza ci viene concessa dicendoci che non c’erano problemi.

Ci mettiamo in viaggo e solo dopo qualche chilometro ci rendiamo conto che stavamo andando in un posto ben lotano da Catanzaro, non tanto per i chilometri (solo 15km circa) ma come ambiente… boschi ovunque!

Arrivati alla piazzetta di Soveria Simeri parcheggiamo davanti al ristorante che, visto da fuori, quasi non si nota.

Entrati veniamo accolti dal proprietario Donato Fratto con un gran sorriso e modi di fare gentili. Veniamo fatti accomodare nella sala dall’arredamento rustico, semplice ma che tra luci, mobili e pareti non ti fa sentire “al freddo” di un locale, ma quasi nel salone con camino di una casa di campagna, anche se il camino non c’è.

Donato verrà ad elencarci i piatti disponibili per quella sera. La scelta non è immensa, ma soddisfa qualsiasi palato spaziando dal pesce alla carne.

Iniziamo con un meraviglioso antipasto composto da fritture (pasta lievitata fritta e crocchettoni di patate)20151017_215734_001eseguite perfettamente: asciutte, profumate, calde, dal gusto equilibrato. Un tagliere di salumi artigianali e delle fettine di pizza e focaccia farcite con parmigiana di melanzane e verdure grigliate completano il tutto.

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Ma per finire ancora due bocconcini di baccalà sono la ciliegina sulla torta.. la freschezza della materia prima si sente subito, il gusto è delicato ma pieno.

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Per i primi invece due piatti a base di pasta fresca fatta “in casa”. Un piatto di trofie alla zucca e speck e un piatto di maccheroncini con un sugo a base di cinghiale.

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Il piatto alla zucca ha una esecuzione sublime: la zucca dallo spiccato sapore dolciastro è ben presente ma non invadente e si sposa alla perfezione sia con la pasta sia con lo speck: il risultato era un sugo cremoso, per nulla “untuoso”, e dal sapore perfetto. Il cinghiale è invece di una delicatezza unica, mai provata prima, scommetto che anche chi non ama il cinghiale questo lo mangerebbe senza problemi.

Per i secondi abbiamo passato, le porzioni erano davvero abbondanti, ma sicuramente la prossima volta ci rifaremo.

Per dolce un meraviglioso Tartufo di Pizzo Calabro (da cui deriva il famoso “tartufo” della Gelateria del Corso, per capirci) innaffiato da un buon amaro locale.

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Quando ci viene presentato il conto restiamo stupiti.. pensiamo che ci sia un errore e che Donato abbia conteggiato una sola persona, ma errori non ce ne sono. In questo posto si mangia bene e si spende poco, nient’altro.

Voglio però terminare questa “recensione” dicendo due parole su Donato. Donato è un uomo di altri tempi, lo si capisce subito quando ci si parla e quando si intrattiene con i commensali (senza mai essere invadente). Un uomo profondamente onesto e sincero, che ha una passione immensa per il proprio lavoro. Un uomo coraggioso, perchè ci vuole coraggio a fare ristorazione con un occhio alla qualità in un paesino da 1600 abitanti, lontano dai grossi centri abitati dove i clienti devono per forza di cose arrivare da lontano. Donato è la “faccia” di chi poi fa il duro lavoro in cucina, sua moglie, che non abbiamo visto di persona ma che abbiamo sentito in ogni piatto. Donato è un uomo con un bellissimo sogno nel cassetto per il suo locale, che io gli auguro con tutto il cuore di poter realizzare al più presto in modo che possa andare a trovarlo di nuovo al più presto!

Vi consiglio quindi, se siete o andate nei dintorni di Catanzaro, magari anche d’estate, di fare visita a questa piccola perla della Calabria. Sono sicuro che non ve ne pentirete.

Qui tutti i riferimenti

Ristorante ANTICHE MURA di Donato Fratto
Piazza Della Repubblica 9, Soveria Simeri (Catanzaro)
Tel. 338 8481074
La pagina su Trip Advisor

p.s. per arrivarci vi consiglio vivamente un Navigatore!!! Non mi assumo responsabilità se vi perdete in giro per i boschi! 😉