Tutti per tartufi: alla scoperta del Tartufo Bianco d’Alba

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Fino a pochi anni fa, non amavo il tartufo: in qualsiasi modo mi fosse servito proprio non mi andava di mangiarlo. Per fortuna i gusti mutano e si affinano nel corso degli anni, specialmente quando si prova a lavorarci su, ed ora invece amo il sapore e l’odore pungente del tartufo quindi quando ho ricevuto l’invito da Carlo Vischi per partecipare alla serata “Tutti per Tartufi” allo Sheraton Eur di Roma, ho fatto salti di gioia.


La serata è stata organizzata dalla Regione Piemonte con la collaborazione di Sheraton, IPLA (Istituto per la protezione delle piante da legno e l’ambiente) e dal Centro Nazionale Studi Tartufo, il tutto con l’inconfondibile maestria di Carlo Vischi.

Una serata dedicata quindi alla promozione e valorizzazione del Re della gastronomia, il tartufo. Il Piemonte è uno dei pochi luoghi al mondo dove si può trovare questo fungo (eh si, perchè il tartufo è della stessa famiglia dei porcini, ma cresce sotto terra) e in questa regione, che è la vera e propria capitale mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, è diventato l’eccellenza: un patrimonio di saperi e tradizioni che si concretizza in ben 20 fiere, garantite dalla presenza di una commissione di qualità, che permettono a chiunque voglia di gustare, scoprire ed acquistare il tartufo, a chilometri zero.

La serata, affollata di giornalisti, blogger ed esperti del settore, è cominciata con un ottimo aperitivo a base di prodotti di aziende piemontesi (come non citare le fantastiche conserve Prunotto o il riso Gli Aironi).

Poi sono arrivati i tartufi bianchi in tutto il loro splendore: subito il loro profumo si è sparso per la sala ed è stato possibile apprezzarne le differenze a seconda del territorio di provenienza ossia del tipo di terreno in cui il tartufo si è sviluppato.

E’ arrivato quindi il momento di assaggiare i piatti a base di tartufo: tutti i piatti sono stati preparati e presentati sia dall’executive chef dello Sheraton Eur Donato Savino, sia dagli chef piemontesi “in visita”: Maurilio Garola, stella Michelin, del ristorante La Ciau del Tornavento di Treiso e Massimo Mentasti del ristorante La Gallina di Monterotondo di Gavi.

Il primo ad entare è stato un meraviglioso Uovo in Cocotte servito nel suo scrigno con tartufo bianco d’Alba dello chef Maurilio Garola: uno scrigno in legno che una volta aperto svelava agli occhi ma sopratuto al naso tutto il suo tesoro, un uovo cotto a bassa temperatura in una piccola cocotte, ricoperto di scaglie di tartufo bianco d’Alba. Credo di non aver mai mangiato un uovo e tartufo così buono e sopratutto servito in modo così elegante e particolare.

Subito dopo è arrivato il secondo uovo: Uovo cotto a bassa temperatura con fonduta di pecorino romano DOP, guanciale di Amatrice e tartufo bianco d’Alba dello chef Donato Savino, un superbo piatto fusion che ha unito una eccellenza del nord con una del centro, un magnifico equilibrio di sapori, dolcezza e sapidità che hanno stuipito piacevolmente tutti gli ospiti.

Siamo passati quindi ai primi, preparti al momento dagli chef Savino e Mentasti.

Il primo che ho assaggiato è stato il Plin di fonduta con burro d’alpeggio, parmigiano e tartufo bianco d’Alba, dello chef Massimo Mentasti: un sapore delicatissimo, ho visto usare tantissimo burro ma il sapore praticamente non si sentiva segno di una altissima qualità del burro stesso.

Il secondo invece era uno stupendo Raviolo con ricotta romana DOP, vellutata di zucca mantovana e tartufo bianco d’Alba dello chef Donato Savino, che anche in questo caso ha saputo accostare alla perfezione tre ingredienti di diverse regioni tirandone fuori un piatto dal gusto unico: posso affermare con sicurezza che in vita mia non ho mai mangiato un piatto di ravioli così buoni e dal gusto così equilibrato.

Per terminare è stato servito un tortino di Patate e funghi porcini con crema di burrata di Andria e rucola, con tartufo bianco d’Alba, sempre ad opera dello chef Donato Savino. In questo caso non ho molto apprezzato l’abbinamento con la burrata ma il piatto era comunque ottimo e ben concepito e realizzato.

Il tutto è stato accompagnato da ottimi vini e birre piemontesi:
Le birre del Birrificio Baladin
Barolo DOCG “Essenze” 2008 Terre Da Vino
Moscato d’Asti DOCG “La Gatta” 2012  Terre Da Vino
Gavi Villa Sparina 2012
Freisa di Chieri 2012 Balbiano
Gattinara 2005 Nervi
Rochè di Castagnole Monferrato “L’accento” 2012 Montablera

Insomma una bellissima serata alla scoperta del Tartufo e delle eccellenze del Piemonte, tanto che una volta tornato a casa mi è venuta voglia di farmi un viaggio per andare ad assistere ad una delle numerose fiere, comprare un tartufo, e poi entrare in un qualsiasi ristorante e chiedere, porgendolo al cameriere, di grattuggiarlo sopra i piatti, come non è insolito vedere accadere li.

E voi, se siete nei dintorni o volete fare un bel viaggio, non perdetevi le date delle fiere del tartufo in Piemonte, eccole qui!

12 Ottobre – 17 Novembre: Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba

Fiere Nazionali:
20-27 Ottobre: Fiera di Moncalvo
3 Novembre: Fiera di Montechiaro d’Asti
8-10 Novembre: Fiera di Rivalba
10-17 Novembre: Fiera di Murisengo
17 Novembre: San Sebastiano Curone

Fiere Regionali:
6-13 Ottobre: Fiera di Montiglio Monferrato
12-13 Ottobre:  Fiera di Odalengo Piccolo
13 Ottobre: Fiera di Bergamasco
20 Ottobre: Fiera di Mombercelli
27 Ottobre: Fiera di Trisobbio
1-3 Novembre: Fiera di Mondovì
3 Novembre: San Damiano D’Asti
10 Novembre: Fiera di Canelli
17 Novembre: Fiera di Asti
24 Novembre: Fiera di Acqui Terme
17-24 Novembre: Fiera di Vezza d’Alba
30 Novembre – 1 Dicembre: Fiera di Cortazzone
1 Dicembre: Fiera di Santo Stefano Belbo
9-10 Marzo 2014: Fiera di Scagnello